Recentemente ad un evento sul self management un consulente ha introdotto l’argomento purpose con la domanda: “cosa vi fa uscire dal letto la mattina?”.
Come individui diamo il meglio di noi stessi se sentiamo che quello che facciamo ha un fine più alto del semplice guadagno, e le aziende essendo gruppi di individui non fanno eccezione.
Solitamente quello che dovrebbe guidare un’azienda è la sua mission, ma troppo spesso questa si concentra sul produrre il miglior prodotto o dare il miglior servizio al cliente.
La purpose vuole essere un passo che va oltre perchè spinge l’azienda a:
– influire positivamente sul mondo
– aprire le porte alla cooperazione con altri stakeholders
– ispirare un cambiamento nelle abitudini di acquisto dei propri clienti.
Alcuni esempi molto noti possono essere:
Tesla
“Accelerare la transizione a un mondo di fonti di energia sostenibili”
(precedentemente era “Accelerare la transizione a forme di trasporto sostenibili”)
Patagonia
“Realizzare il prodotto migliore, non provocare danni inutili, utilizzare il business per ispirare e implementare soluzioni per la crisi ambientale.”
Di certo questo genere di enunciati non possono venire da un semplice lavoro dell’ufficio comunicazione, nè tantomeno possono rimanere una delle tante scritte sui muri dell’azienda.
La purpose va scoperta e vissuta e se questo accade l’attivazione delle energie, a cominciare da quelle dei dipendenti, non tarderà sicuramente.