Esiste un processo, troppo spesso sottovalutato, che mantiene l’organizzazione al passo con le necessità interne ed esterne: la modifica delle responsabilità continuative.
Se ci si accorge che una persona dovrebbe occuparsi anche di qualcos’altro oltre a ciò che fa attualmente le opzioni sono poche:
1 il capo / titolare decide (spesso in modo superficiale e scontentando parecchie persone)
2 il richiedente e chi occupa il ruolo sono in conflitto e quindi si ferma tutto e si rimane sulle posizioni iniziali
3 il richiedente e chi occupa il ruolo sono in sintonia e quindi si accordano sul “darsi una mano”.
Anche nel migliore dei casi a queste alternative si somma poi spesso la mancanza di mansionari chiari per i vari ruoli e quindi una situazione potenzialmente esplosiva di fraintendimenti su chi sia stato incaricato di fare cosa (e nel tempo si perde traccia delle decisioni prese).
Che si passi per una centralizzazione delle decisioni o si voglia creare un’organizzazione rapida e adattiva, chiarire il processo di modifica delle responsabilità continuative è la chiave per dare stabilità all’evoluzione aziendale.
Nel mondo Lean il metodo per gestire tutto questo è rappresentato dagli standard work che dovrebbero essere fatti anche e soprattutto per i capi. Tuttavia le classiche tecniche lean di misura per decidere quale standard work sia migliore non risolvono facilmente in maniera oggettiva eventuali resistenze e quindi quest’area viene spesso messa da parte.